Il putipù è uno strumento musicale molto diffuso in tutta Italia, ma ogni regione ha le sue varianti e i suoi nomi specifici. In Ciociaria, questa particolare percussione viene spesso chiamata zucutufù o cutecù.
Caratteristiche del putipù ciociaro:
* Costruzione: Come gli altri putipù, anche quello ciociaro è costituito da una membrana tesa fatta di pelle d'agnello su una cassa di risonanza un semplice barattolo di latta, con una canna al centro che viene strofinata per produrre il suono caratteristico. I materiali utilizzati per la costruzione possono variare a seconda delle tradizioni locali. In Ciociaria, si utilizzavano spesso materiali poveri e facilmente reperibili, come legno, pelle di animale e canne di bambù. Il suono del putipù ciociaro è simile a quello degli altri putipù, ma può presentare alcune sfumature sonore legate alle caratteristiche dei materiali utilizzati e alla tecnica di esecuzione. In Ciociaria, il putipù veniva utilizzato principalmente nelle feste popolari, nelle processioni religiose e nei giochi dei ragazzi. Il suo suono gioioso e vivace contribuiva a creare un'atmosfera allegra e festosa. Il putipù rappresenta un elemento importante della cultura popolare ciociara. Esso è legato a una serie di tradizioni e usanze che si sono tramandate nel tempo. In passato, il putipù veniva costruito e suonato da artigiani locali e da musicisti di strada. Oggi, questo strumento è sempre meno diffuso, ma continua a essere apprezzato dagli amanti della musica popolare e della cultura tradizionale.
In alcune zone della Ciociaria, il putipù veniva utilizzato anche per scacciare i malocchi e gli spiriti maligni. Il putipù è stato oggetto di studi da parte di etnomusicologi e antropologi, che ne hanno analizzato le caratteristiche sonore e il significato culturale. Il putipù è uno strumento tipicamente popolare, nato dalla creatività e dall'ingegno delle persone comuni. La sua costruzione con materiali di recupero e il suo suono semplice ma efficace lo rendono un simbolo di una cultura orale e contadina.
Ha accompagnato per secoli la vita delle comunità rurali, marcando i ritmi delle feste, delle processioni religiose, dei lavori nei campi e dei giochi dei bambini. Il suo suono era un richiamo alla comunità, un modo per condividere emozioni e momenti importanti. Il suo inconfondibile suono è intrinsecamente legato a sensazioni di gioia, vitalità e allegria. Era uno strumento utilizzato per scacciare la tristezza, per celebrare la vita e per creare un'atmosfera festosa. Protagonista di leggende e credenze popolari: Intorno al putipù sono nate numerose leggende e credenze popolari. In alcune regioni, si credeva che il suo suono avesse il potere di scacciare i malocchi e gli spiriti maligni.
Il suo potere apotropaico è una credenza profondamente radicata nella cultura popolare di molte regioni italiane, compresa la Ciociaria. Sebbene non esistano prove scientifiche a sostegno di questa convinzione, le ragioni di questa associazione sono molteplici e affondano le radici in un complesso intreccio di credenze popolari, superstizioni e simbolismi.
Ecco alcune possibili spiegazioni:
* Suono potente e inusuale: Il suono prodotto dal putipù è forte, inusuale e a tratti dissonante. Si pensava che questo suono potesse spaventare gli spiriti maligni e allontanare le energie negative.
* Rituale e scaramanzia: Suonare il putipù era spesso accompagnato da gesti e formule magiche, che rafforzavano la sua efficacia nel scacciare il malocchio. Questi rituali erano tramandati oralmente di generazione in generazione e costituivano un vero e proprio patrimonio culturale.
* Funzione catartica: Il suono potente e ritmico del putipù poteva avere una funzione catartica, aiutando superare le tensioni e le paure legate alla credenza nel malocchio.
Ma perché ci piace veramente il cutecú ? Dipende forse dal simbolismo inconscio ? Dalla funzione antropologica ? Per la canna che evoca una forma fallica ?
Il cutecú ci piace per connubio forma e tecnica con cui viene suonato. Soprattutto questa ultima con il suo movimento oscillante evoca un gesto sessuale, la necessità di dover inumidire la mano per far si che si emetta un suono vibrante amplifica di più la virilità del movimento stesso. Poi il "suonatore" troppo spesso ci mette la giusta malizia accostandosi a ragazze e signore che rispondo con sorrisi e imbarazzi a cui seguono battute e schiamazzi.
In conclusione, l'associazione del putipù a un simbolo fallico è un aspetto interessante da considerare, ma è importante non limitarsi a questa interpretazione. Il putipù è uno strumento ricco di significati e sfumature, e la sua comprensione richiede un approccio multidisciplinare che tenga conto degli aspetti storici, culturali, sociali e psicologici.
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